Il bianco e il nero
Potremmo definirla una trilogia, questa serie di libri evoluti insieme all’autrice. C’è un filo conduttore tra il primo testo, “L’uomo e la donna naturali”, il secondo “La chiave del Tempo” e quest’ultimo libro.
Come la trinità femminile di cui parla l’autrice, tutti e tre i testi presi singolarmente, hanno una propria anima, l’ultimo contiene anche gli altri due, come una donna che aspetta un figlio.
Perché è di gestazione e genesi che parla questo testo, della sacralità del passaggio tra una condizione e l’altra: il crepuscolo degli dei. Sono i passaggi, le trasformazioni, i cambiamenti di dimensione e di stato che ci rendono unici in questa dimensione umana. La nascita fisiologica, non interferita da sguardi invadenti potrebbe essere la soluzione ad un cambio di paradigma? Troppo semplice? Per l’autrice non è così. Più di diecimila anni di interferenza e interpretazione dell’alto della nascita, hanno reso l’individuo scollegato, dissociato, nevrotico e alienato, bloccando poi, nel corso della vita, tutti gli altri passaggi di condizione, un mai nato veramente e così per intere generazioni, creando una realtà separata, polaristica, fatta di estremizzazioni. E così emergono profondi quesiti. Esiste veramente una dualità o è semplicemente una percezione della realtà funzionale all’evoluzione? Come due gemelli separati alla nascita, nell’azione degli opposti, il bianco e il nero, la Luce e il Buio? Siamo veramente arrivati alla fine dei tempi, nel far ritrovare quei due gemelli, nell’unione e nell’armonia, trovando il ponte di comunicazione nella dualità?
Perché un aspetto è la dualità, vissuta ed esperita nella libertà di questo piano che non ha nulla a che fare con il polarismo estremo o l’assolutismo che abbiamo creato, nella brama di potere, costruendo l’illusione di essere superiori alla Creazione, sentendoci proprietari di qualcosa o qualcuno.
Un libro a più livelli di comprensione, tanto spirituale quanto materiale, tanto in basso, tanto in alto, accettando la gravità come espressione della Grande Madre e vivendo il proprio Tempo come Padre.
L’esperienza umana non è interpretabile, è semplicemente da vivere.

Cosa dicono dei miei libri
L’ho letto tutto d’un fiato! Diretto, coraggioso, limpido e chiaro.
Scrittura fluente, leggera ma anche profonda e toccante. L’autrice si mette a nudo portando esempi dalla sua esperienza di vita, creando un ponte di comprensione tra crisi moderna e antiche ferite. È un libro ricco di doni, un viaggio che l’autrice ci invita a percorrere con autenticità anche attraverso piccoli esercizi e citazioni di grandi personalità. Per ricominciare con nuovi occhi!
Chiara B. - Il bianco e il nero: la vita sta nel mezzo
Un libro che ti entra dentro nel vero senso della parola. Le parole di Janine ti attraversano lo sguardo e scendono nel corpo. Leggendo questo libro sono diverse le emozioni e sensazioni che ho provato da brividi che scendevano in tutto il corpo, a piccoli tremori, a un battito del cuore accelerato o altre volte rimanevo col fiato sospeso. In ogni sensazione e emozione mi sono sentita accompagnata nel mio sentire. Avevo fiducia e sembrava proprio che quel libro stesse parlando a me!
Laura - L’uomo e la donna naturali
Un libro che ti entra dentro nel vero senso della parola. Le parole di Janine ti attraversano lo sguardo e scendono nel corpo. Leggendo questo libro sono diverse le emozioni e sensazioni che ho provato da brividi che scendevano in tutto il corpo, a piccoli tremori, a un battito del cuore accelerato o altre volte rimanevo col fiato sospeso. In ogni sensazione e emozione mi sono sentita
accompagnata nel mio sentire. Avevo fiducia e sembrava proprio che quel libro stesse parlando a me!
Laura - La chiave del tempo
I libri di Janine non sono fatti solo di carta, hanno un altra consistenza. Sono reali, efficaci, potenti. Sono un esperienza profonda del corpo, si sentono.
Maura